Origini del Bue
Proprio all'Uro sarebbe attribuita la paternità degli attuali bovini europei.
Questo animale, anticamente diffuso nella maggior parte dell'Europa, viene chiamato in termini scientifici con il nome di 'Bos primigenius'; questo termine, che, ad oggi, indica in modo preciso l'Uro, sarebbe, con molta probabilità, inesatto poiché i latini, traducendo alla lettera il termine tedesco 'Auerochse o Urochs', avrebbero ottenuto il termine 'bue primitivo' o 'proto-bue' che non corrisponderebbe esattamente al significato originario del termine.
A specie dell'uro, si divideva in tre sottospecie che, oggi, vengono suddivise a seconda delle regioni che abitavano: l'uro indiano, l'uro del Nord Africa e quello dell'Europa e del medio Oriente che, secondo gli studiosi, sarebbe stata l'ultima sottospecie ad estinguersi.
Proprio questa sottospecie, in oltre, sarebbe stata la prima ad essere addomesticata dall'uomo: a partire dal VI millennio a.C, nelle regioni del Caucaso e della Mesopotamia, l'uro europeo ed orientale, avrebbe subito un lento processo di addomesticamento che, in oltre, sarebbe andato ad incidere fortemente sulla stessa fisiologia di questo animale.
Tuttavia questi dati sono ancora incerti poiché c'è chi, forte di alcuni aspetti genetici riscontrati nei resti di questi animali, sostiene ancora che i primi bovini furono addomesticati indipendentemente in Africa ed in India.
Incerta, poi, è anche la sua estinzione poiché l'unico dato a favore di questa tesi sarebbe il fatto che l'ultima femmina di Uro esistente, sarebbe morta nel 1627 e da quel momento non si sarebbero più avute notizie né avvistamenti di questi animali.
Ciò che è certo sono i cambiamenti subiti dall'uro nel corso della sua storia da quando pascolava libero e selvatico a quando iniziò a vivere accanto all'uomo; le stesse dimensioni sono un indice di forte cambiamento: l'antico Uro raggiungeva, in media, i 175cm di altezza al garrese, mentre gli odierni bovini arrivano soltanto ai 150cm.
Le differenza continuano a riscontrarsi anche nel resto del corpo dell'Uro: le corna di questo animale avevano una particolare forma a 'a lira' ed erano ricurve in avanti; i maschi presentavano invece una colorazione più pallida in corrispondenza della spina dorsale.
Una caratteristica che oggi si incontra solo in alcune particolari razze bovine, poi, è quella del dimorfismo sessuale che, nel caso dell'Uro, si verificava attraverso una differente colorazione del mantello: mentre i maschi erano neri, con una striscia grigia lungo il dorso, le femmine ed i vitellini erano di color rossastro.
Un'altra differenza con gli odierni buoi risiede anche nel carattere di questi animali: i buoi che oggi conosciamo come forti e pazienti bovini, derivano invece da animali famosi per la loro aggressività come gli Uri.
Riuscire ad uccidere uno di questi animali, infatti, era considerata come una dimostrazione di grandissimo coraggio.